venerdì 30 novembre 2012

Recensione a l'Anti-Blanchard di Brancaccio

Col consenso della redazione, pubblichiamo parte della nostra recensione all'Anti-Blanchard di Emiliano. Il resto lo si può leggere qui Moneta e Credito
La Rivista di Politica Economica, diretta da Gustavo Piga, ha ospitato un simposio sul tema dal titolo A New Textbook Approach to Macroeconomics, con una relazione introduttiva di Marcello Messori e repliche di Emiliano e di Alessia, Amighini e Giavazzi.
Inoltre, se giovedì 13 siete nei dintorni di Pavia, siete invitati all'evento qui sotto (io intanto vado in Corea del sud sino al 9):

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA                                                                                UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA    Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali                                                                      Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali                                                                           
 Oltre l'austerità - Con più Europa o meno Europa?
Pavia, 13 dicembre 2012, ore 14.00
Aula A, Facoltà di Scienze Politiche, Università di Pavia - Corso Strada Nuova, 65
Introduce:
Andrea Zatti, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Pavia
 Intervengono
 Sergio Cesaratto, Dipartimento di Economia Politica e Statistica (DEPS), Università di Siena
Guido Montani, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, Università di Pavia

Il Dibattito conclude il Corso di Finanza Pubblica Europea  della Facoltà di Scienze Politiche  e mira a porre a confronto due diverse “exit strategy” dalla crisi, caratterizzate, in particolar modo,  da una visione alternativa e ben distinta del ruolo e delle responsabilità del livello di governo europeo. 

Recensione      
BRANCACCIO E. (2012), Anti-Blanchard. Un approccio comparato allo
studio della macroeconomia, Franco Angeli, Milano, pp. 144, ISBN:
9788856847925, 16 €.

Nelle sue diverse edizioni e con diversi co-autori, il manuale di Oliver
Blanchard (2012) è probabilmente il libro di testo di macroeconomia più
diffuso in Italia e altrove. Il testo di Brancaccio è un utile strumento a
livello elementare per cominciare a instillare negli studenti il seme del
dubbio, cioè l’idea che, contrariamente a quanto sostenuto da Blanchard e
dagli economisti convenzionali, non esiste una scienza economica che, pur
con qualche variazione sul tema, veda un consenso generalizzato di tutta la
professione attorno a una serie di proposizioni di base. Molto
opportunamente Brancaccio comincia nel capitolo 1 con l’esporre in
maniera chiara e critica il modello di Blanchard, mostrando poi nel capitolo
successivo come, modificando alcune assunzioni, i risultati del modello
possano radicalmente ribaltarsi. È questo un esercizio utile per i nostri
studenti, abituati ormai da decenni a prendere per ‘oro colato’ qualunque
lezione venga loro impartita. Nel terzo capitolo Brancaccio propone alcuni
approfondimenti con particolare riferimento alla crisi economica e a temi di
politica economica e distributiva.

martedì 27 novembre 2012

Ciccone su Garegnani a un anno dalla scomparsa (Italian and English)


A poco più di un anno dalla scomparsa, publichiamo col consenso della redazione un estratto (in italiano e più sotto in inglese) della commemorazione di Garegnani  scritta da Roberto Ciccone . Il testo completo su
Moneta e Credito, vol. 65 n. 259 (2012), 243-267
http://ojs.uniroma1.it/index.php/monetaecredito/article/view/10140/10031

We publish with the consent of the editors and excerpt of a memory by Roberto Ciccone on the late Garegnani. The complete text is here:
PSL Quarterly Review, vol. 65 n. 262 (2012), 311-331
http://ojs.uniroma1.it/index.php/PSLQuarterlyReview/article/view/10152 

Pierangelo Garegnani: rifondare la teoria economica
ROBERTO CICCONE
1. Il 15 ottobre 2011 è venuto a mancare Pierangelo Garegnani, uno
degli economisti italiani più acuti e innovatori, i cui lavori hanno avuto
grande influenza e alimentato occasioni di dibattito con studiosi quali
Blaug, Bliss, Hahn, Hollander, Joan Robinson, Samuelson. La sua opera
ha costituito un punto di riferimento per diverse generazioni di studenti e
di ricercatori, sia in Italia che all’estero, e ciò anche indipendentemente
da una piena condivisione dell’impostazione di teoria economica alla
quale egli aderiva. L’attenta ricostruzione delle strutture analitiche entro
le quali si collocano le proposizioni teoriche considerate, che era propria
del modo di procedere di Garegnani e degli obiettivi della sua ricerca,
consentiva infatti, e anzi – si può dire – imponeva, a chi entrava in
contatto con i suoi studi, di assumere consapevolezza di aspetti e
problemi che altrimenti potevano non essere altrettanto evidenti. E questa
ricaduta ‘didattica’ del lavoro di Garegnani non mancava di lasciare il
segno, rendendo di fatto necessario quanto meno confrontarsi con i suoi
argomenti.

venerdì 23 novembre 2012

PIGS in MADRID - la mia introduzione al meeting (in English)


 Pubblichiamo la mia relazione introduttiva al Meeting di Madrid. Qui materiali usciti in Spagna in merito su Pubblico.es (quotidiano on line qui e qui):  L'appello "Irlandese" è nel frattempo stato pubblicato da Pagina 12, un diffuso quotidiano argentino (oltre che su vari siti internazionali).
Aggiornamenti: meeting riuscitissimo, grande sala piena di ragazzi per tutta la mattinata, e poi nel pomeriggio per la loro discussione. Bel clima di amicizia e cameratismo come solo i ragazzi fra loro possono creare. Oggi seconda giornata. Torneremo con alcune riflessioni in merito (e qualche foto). Qui intanto le notizie, ricche, uscite sulla stampa nazionale on line:


I video sono qui, probabilmente ne verranno messi altri migliori.

PIGS in Madrid
Sergio Cesaratto
Cesaratto@unisi.it
Dear students and colleagues, ladies and gentlemen, companeros y companeras (if I am allowed to say so),

I wish first of all to thank the organisers and the supporters of this event.[1] I believe this is a beautiful opportunity to work side by side with the young people who are fighting against the present state of things and the critical economists. This is not a conference against Europe, or of one part of Europe against the other. As people of “troubled Europe” we feel perhaps more concerned than the majority of our northern fellows. But I think that the message of this meeting should arrive especially at your young northern fellows not just asking for solidarity (a word that I personally look suspiciously at), but because the dismantlement of the social rights in our countries might be the premise to the reduction in their own. I believe that they would defend the idea of their countries being part of a peaceful and prosper continent, and be outraged by the idea of their countries as islands in the midst of deprivation and resentment. I also believe that  youth is the time of hope and generosity, the time in which the outrage for social injustice is felt the most. So I hope that our messages, the messages from the young people here, will arrive at the most sensible ears of northern Europe, those of the young people there (let us not forget here the young socialists massacred by the crazy Nazi guy  in Norway). It is particularly important that, through any possible channel, more information about the situation in our countries be directed at the likely victims of disinformation, be they youths of Germany, Austria, the Netherlands etc,. We should take some initiative in this direction.

domenica 18 novembre 2012

Studenti ed economisti “PIGS” a Madrid. Due articoli di presentazione



Pubblichiamo due articoli di presentazione dell'iniziativa di Madrid, il primo mio con Armanda Cetrulo di LINK pubblicato da il manifesto, il secondo di Daniele Cesaratto del Collettivo del Liceo Tasso di Roma dal sito dell'Unione degli studenti.
Si segnala mio pezzo (un po' lungo) su Economia e politica.
 
Un programma degli economisti critici per superare l'austerity
Sergio Cesaratto e Armanda Cetrulo*
Il 22 e 23 Novembre saremo a Madrid per un incontro di studenti ed economisti critici provenienti da Spagna, Grecia, Portogallo e Italia, i famosi PIGS. Link e UDS sono le associazioni studentesche italiane presenti. Il meeting (Economy4Youth.org) è organizzato dagli economisti spagnoli di Econonuestra.org. Il loro proposito è  di accrescere la consapevolezza pubblica che le scelte economiche sono opzioni politiche, dunque contestabili, e non scelte ineluttabili. Questo è uno snodo politico importante. L’austerità non è una punizione degli dei per redimerci da passati peccati, ma è una scelta che dipende da una diagnosi sbagliata della crisi a cui seguono cure nefaste. C’è della malafede in questo: si colpevolizza la gente comune di aver “vissuto sopra i propri mezzi”, troppo stato sociale e diritti lavorativi, per far fuori questi ultimi.

martedì 13 novembre 2012

Studentesse e studenti per un diverso insegnamento dell'economia



Pubblichiamo un documento delle ragazze e ragazzi di LINK (universitari) e Unione degli studenti (medi) (che assieme fanno la Rete della conoscenza) sulla necessità di un insegnamento più pluralista dell'economia. In calce le adesioni iniziali.
Lezioni da riscrivere per l’economia
(appello-manifesto)
Perché riscrivere le lezioni di economia
Con lo scoppio della crisi alla fine del 2007, sembrava che alcune delle idee principali su cui era stato costruito l’impianto di teoria economica dominante fossero oggetto di una profonda messa in discussione. Eppure, le vicende recenti dimostrano chiaramente la persistenza di un consenso diffuso accordato alla “narrazione neoliberista” che rappresenta come naturali e universalmente valide le relazioni di mercato, ormai utilizzate come strumento per spiegare i fenomeni più disparati, dalla democrazia alle migrazioni. Le relazioni economiche sembrano oggi sovrastare con le loro leggi presentate come ineluttabili lo spazio della politica e dei bisogni sociali e hanno imposto un linguaggio univoco, incomprensibile ai più, che fornisce un’unica interpretazione delle “realtà”, dalla quale deriva un’univoca ed apparentemente indiscutibile indicazione “tecnica” per governarla. L’utilizzo di un linguaggio apparente neutrale e inaccessibile se non a selezionati addetti ai lavori è in realtà uno strumento politico che  impedisce agli individui di criticare le soluzioni presentate come uniche e necessarie per uscire dalla crisi, in particolare le politiche di austerity. E’ essenziale l’ampliamento delle capacità critiche in grado di mettere in discussione i modelli economici per favorire una reale partecipazione democratica che sappia contestare le trappole “retoriche” delle spiegazioni tecniche e preconfezionate.

lunedì 12 novembre 2012

Studenti ed economisti PIGS a Madrid



 il Fatto on-line ha pubblicato una nostra presentazione dell'evento del 22-23 novembre a Madrid. Domani pubblicheremo l'appello degli studenti di LINK per un maggiore pluralismo negli insegnamenti di economia.
Studenti ed economisti PIGS a Madrid
Sergio Cesaratto

 econoNuestraIl 22 e 23 Novembre si tiene a Madrid un significativo incontro di studenti ed economisti critici provenienti da Spagna, Grecia, Portogallo e Italia, i famosi PIGS. Link e UDS sono le associazioni studentesche italiane presenti. Sostenuto da fondi europei, il meeting (Economy4Youth.org) è organizzato da Econonuestra.org, economisti spagnoli che si propongono di portare l’economia “fra la gente” sì da accrescere la consapevolezza pubblica che le scelte economiche sono opzioni politiche, dunque contestabili, e non scelte ineluttabili. Questo appare uno snodo politico importante di questa crisi, anche nel nostro paese. L’austerità non è una punizione divina per redimerci da passati peccati, ma è una scelta che ad avviso di molti economisti dipende da una diagnosi scorretta della crisi a cui seguono cure sbagliate. Alcuni ritengono che in ciò ci sia malafede, colpevolizzando l’opinione pubblica di aver “vissuto sopra i propri mezzi”, troppo stato sociale e diritti lavorativi, per far fuori questi ultimi.

sabato 10 novembre 2012

Per una condizionalità keynesiana - For a Keynesian conditionality (Italian and English)



Pubblichiamo un documento sottoscritto dopo un intenso workshop in Irlanda (Amit Bhaduri è fra i sottoscrittori!). Il testo in inglese è in calce. Una versione spagnola dovrebbe apparire a breve. Un mio pezzettino fa da premessa.
We publish below the Italian and original English versions of a document approved by a group of heterodox economist who met in Galway (Ireland) for a very intensive workshop. Amit Bhaduri (who could not be present) subscribed it. The document is preceded by a short presentation. A Spanish version will be published soon.

Per una condizionalità keynesiana
Sergio Cesaratto
Non c’è solo Firenze. La talpa della migliore economia critica scava anche in altre direzioni. Dopo tre giorni di serrata e documentata discussione a Galway (Irlanda), un workshop internazionale di economisti critici, molti assai noti, ha messo a punto il documento qui a fianco, stringato e solido. Esso muove dall’evidente fallimento delle politiche di austerità di cui gli economisti critici sono stati facili profeti . Esso propone dunque il ribaltamento dell’ordine delle priorità della politica economica europea: la crescita dell’occupazione è l’obiettivo prioritario, da perseguirsi con un’adeguata politica fiscale e distributiva che sostenga la domanda aggregata; la politica monetaria risulta subordinata a quella fiscale nell’assicurare livelli di interesse minimi. A differenza dell’OMT di Draghi - il programma d’intervento della BCE condizionato alla sottoscrizione di un memorandum di impegni di austerità - qui la condizionalità è invertita. L’intervento della BCE è assicurato per i paesi che s’impegnino in politiche anti-austerity, precisamente quelle che coniugano crescita e stabilizzazione dei conti. Quindi nessun avventurismo, ma una “condizionalità Keynesiana”: i paesi si impegnano in una “fiscal rule” di stabilizzazione attraverso politiche fiscali espansive assecondate dalla BCE. L’inflazione non è uno spauracchio visti gli ampi spazi di capacità produttiva inutilizzati. L’avventurismo, cieco e cinico, è quello dell’austerità e dei suoi paladini, nostrali ed europei.

lunedì 5 novembre 2012

Intervista su Forexinfo.it

Prendendo tempo, pubblico una intervista in cui mi han chiesto di tornare sulla polemica con Wray (http://www.forexinfo.it/Forexinfo-intervista-l-economista). Sono di ritorno da un piccolo, ma molto intenso workshop in Irlanda. Abbiamo prodotto un documentino che pubblicherò appena ultimato.

Forexinfo.it intervista Sergio Cesaratto, professore ordinario di Economia presso l’Università di Siena.
Su forexinfo è possibile leggere il contributo di Sergio Cesaratto contenuto in "Oltre l’Austerità": "Il vecchio e il nuovo della crisi Europea".
Nelle scorse settimane abbiamo proposto la traduzione dei contributi di Wray ad un dibattito via web tra Cesaratto e Randall Wray su alcuni aspetti della crisi Europea e la visione della stessa da parte della corrente denominata MMT: La replica di Randall Wray a Sergio Cesaratto: parte prima; La replica di Randall Wray a Sergio Cesaratto: parte seconda.
In relazione a questo dibattito abbiamo intervistato il Prof. Cesaratto che ci ha risposto quanto segue: